Tra i tipici prodotti artigianali non possiamo non ricordare i lavori d’intreccio, che il contadino, a riposo dalle fatiche dei campi, lavorava durante la rigida stagione invernale. Continua a leggere “La rubrica dei mestieri – Il Canestraio”
C’è ancora qualcuno che gira con un vecchio furgone munito di altoparlante, da cui esce una voce: …Arrotino!!! …Arrotino!!! …Donne è arrivato l’arrotino!!!
Continua a leggere “La rubrica dei mestieri – Il Coltellinaio e Arrotino”
Lo “stracciaio” è un mestiere antichissimo. Almeno quanto la carta.
Infatti proprio con gli stracci, un tempo si confezionava la carta.
Continua a leggere “La rubrica dei mestieri – Lo Stracciaio”
La coltivazione delle olive è da sempre una ricchezza del territorio ciociaro: chi lavora nel frantoio (chiamato anche “montano”) è detto “montanaro”. Un mestiere che si è rinnovato nelle tecniche ma che rappresenta ancora una realtà fattiva.
“Quello è come il callararo: parla poco e tigne tanto.” Un proverbio antico restituisce e conserva la memoria di un antico mestiere oggi praticamente scomparso: il calderaio o “callararo” in vernacolo era colui che riparava e costruiva le pentole, in dialetto appunto “callari”.
Continua a leggere “La rubrica dei mestieri – Il Calderaio o “Callararo””
Il lavoro del calzolaio risale ai tempi del Medioevo, quando la realizzazione di una scarpa richiedeva numerose competenze tecniche da parte di un artigiano, dalla cui abilità dipendeva la qualità del prodotto finale.
Continua a leggere “La rubrica dei mestieri – Il Calzolaio”
La scomparsa di tanti mestieri, relegati ormai soltanto ai nostri ricordi, costituisce una perdita assai grave soprattutto quando si fa più evidente l’esigenza di conservarne la memoria storica ai fini della comprensione del nostro presente. Continua a leggere “Perché una rubrica dei mestieri?”